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Titolo emblematico …
E’ stata la settimana dei dati macro del panzer tedesco, dati che dopo andremo ad analizzare ma che Vi anticipiamo fanno nascere proprio la domanda posta nel titolo di questo articolo:
“C’è davvero un’Europa a due marce ?”.
La locomotiva europea in fin dei conti è davvero trainata dai panzer tedeschi e, a seguire, da tutti i nomi che Vi vengono in mente tranne il nome Italia ?
Ci hanno abituato a pensare forse così, che l’Italia venga come fanalino di coda della locomotiva EUROpa; del resto non c’è notizia sui nostri mainstream che non sottolinei la necessità impellente che il nostro bel paese abbia di correre ai ripari attraverso il Recovery fund e, a voler leggere la ricerca che Vi riportiamo in questo articolo, sembra proprio essere questo l’andazzo.
L’ ISPI, istituto per gli studi di politica internazionale, in particolar modo dall’Osservatorio ISPI–IAI sulla politica estera italiana, ha redatto un Cartogramma che certamente non lascia ben sperare:
Nel grafico pubblicato, troverete la distribuzione delle risorse, suggerita dalla commissione, espressa in miliardi di euro.
A voler leggere bene il cartogramma, di cui sopra, non siamo soli ma in compagnia dei nostri connazionali latini spagnoli.
Ci viene in mente quindi un vecchio adagio che recitava “mal comune mezzo gaudio” ma, non piacendoci molto, preferiamo citare il titolo di uno dei libri dell’autore Stefano Gatto, economista politico e diplomatico europeo: “Italia e Spagna: destini paralleli? – L’insopportabile leggerezza dell’essere latini”.
Comunemente si dice che tre indizi facciano una prova.
Questa sorta di equazione deriva da una nota espressione di Agatha Christie, secondo la quale: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova». Purtroppo se cercassimo bene tra i dati e le notizie riguardanti il nostro stivale, troveremmo sicuramente il terzo indizio.
Proprio una brutta espressione, presa in prestito dalla figura del treno, il cui ultimo vagone porta con se il famoso segnale rosso.
Ma ogni treno che si rispetti, per viaggiare e funzionare correttamente necessita di ogni suo ingranaggio ed in ogni suo vagone viaggiano persone con storie, vite e bisogni.
E poi riflettendoci un po’, che senso ha una locomotiva che viaggia da sola sui binari senza trasporto passeggeri ?
Non dimentichiamo quindi che, in una catena, l’anello piu’ debole e’ anche il piu’ forte perché spezza la catena.
Un caro saluto
Ghisleni Giacomo – Wealth Advisor AllianzBank Private
Carlo Alberto Banfi – Wealth Advisor AllianzBank Private
Massimo Fontana - Analist & Financial Trader
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