Occhi sui Mercati

Questa è stata una settimana molto intensa sui mercati finanziari.

L’argomento principe è stato il petrolio che ha visto le quotazioni toccare i minimi storici. A riguardo vorrei esporre alcune considerazioni:

a) i costi esorbitanti di stoccaggio rendono paradossalmente più economico fermare le estrazioni e pagare qualcuno perché si porti via il petrolio immagazzinato!;

b) a causa del prezzo del greggio molti produttori usciranno dal mercato riducendo di fatto l’offerta e arrivando ad un punto di equilibrio tra offerta/domanda corrispondente ad un prezzo superiore (questa è anche la storia che ci raccontano i contratti future su scadenze più lunghe).

c) a questi livelli le energie rinnovabili non garantiscono economicità.

Nella riunione di giovedì in video conferenza, i capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno varato un pacchetto di misure a sostegno dell’economia per 500 mld operativo a giugno, all’interno sono racchiusi il piano Bei, Sure per la cassa integrazione e Mes. Nulla di fatto al momento per quanto riguarda il Recovery Fund, anche se il clima è di maggiore apertura dato che ci si è dati tempo fino al 6 maggio per avanzare una proposta dettagliata. Il nodo rimane sempre quello: i paesi del Nord non vogliono che i finanziamenti siano a fondo perduto, mentre i paesi del sud, Italia in primis, non vogliono che questi fondi vadano ad appesantire ulteriormente i bilanci statali. La presidente della commissione Von der Leyen in veste di paciere ha detto: “Dovrà esserci un giusto equilibrio tra prestiti agli Stati e sovvenzioni”.

Commento a cura di: Ghisleni Giacomo, Wealth Advisor AllianzBank Private

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